Violenza di genere e consenso: di cosa parliamo?
Per violenza di genere intendiamo qualsiasi forma di violenza che nasce da una visione diseguale dei ruoli, dei diritti e delle aspettative legate ai generi, e che colpisce prevalentemente donne, ragazze, persone LGBTQ+ e soggettività che non rientrano nel modello tradizionale maschile.
Le diverse forme di violenza di genere non sono un problema individuale, ma un fenomeno strutturale e interconnesso con altre forme di oppressione, come il razzismo, il classismo e la marginalizzazione economica.
Se il fenomeno è strutturale per cambiare le nostre relazioni servono interventi capillari e allo stesso tempo strutturali da un punto di vista sociale, educativo e culturale.
Creare relazioni basate sul consenso e l’autodeterminazione
Attraverso il nostro lavoro osserviamo e proviamo a decostruire le forme nelle quali la violenza di genere viene agita e subita, stimolando la riflessione su temi come il consenso, la libertà di espressione e il rispetto reciproco.
Creiamo spazi di dialogo e riflessione, dove creare la possibilità di mettere in discussione i modelli imposti e immaginare e costruire relazioni in cui mettere al centro emozioni, consenso e un’affettività e sessualità libera.
L’obiettivo è promuovere una cultura del rispetto e dell’autodeterminazione, in cui ogni persona possa riconoscere i segnali di relazione in cui sono presenti comportamenti violenti agiti o subiti, sviluppare un’intelligenza emotiva consapevole e comprendere i propri modi per esprimere il consenso e comprendere quello altrui.
Il nostro approccio nelle scuole e con la cittadinanza
Nel contesto scolastico, la prevenzione della violenza di genere può essere promossa attraverso laboratori esperienziali, formazioni e dibattiti. In questi spazi osserviamo le dinamiche legate agli stereotipi di genere attraverso un percorso che mette al centro le emozioni, il consenso, la libertà e il rispetto reciproco.
Promuoviamo una sessualità vissuta in modo consapevole e libero da stereotipi, creando uno spazio sicuro per riflettere sulla propria identità e desiderio, senza giudizi né aspettative rigide.
Parliamo di consenso non come un semplice “sì” o “no”, ma come un processo che tutela desideri e limiti propri e altrui, senza pressioni o coercizioni.
In una cultura in cui il consenso è spesso frainteso o ignorato, questi laboratori aiutano a interiorizzare il significato di rispetto, libertà e autodeterminazione. L’obiettivo è creare delle alternative alla cultura della violenza e del possesso, favorendo relazioni rispettose.